mercoledì, giugno 07, 2006

D'Alema : ritiro dall'Iraq entro l'autunno.

Dopo aver glissato in varie occasioni sulla data di rientro dei soldati italiani dall'Iraq, D'Alema si è finalmente espresso.
Pur di apparire originale, rispetto a quello già deciso dal governo Berlusconi, ha riferito che il tutto avverrà entro l'autunno.
Questa dichiarazione appare come una sorta di presa per i fondelli per tutto il Paese, infatti si fa notare al ministro degli Esteri che l'autunno termina il 22 dicembre, esattamente 9 giorni prima del 31 dicembre, data già stabilita da tempo.

Epifani : Il sapore dei fischi.

Durante la recente riunione di Confindustria, il segretario della Cgil al ripetersi di parole non condivisibili, ha ricevuto, peraltro in modo civile, un brusio di disapprovazione da parte della platea.
Poichè la sinistra predica bene e razzola male, Epifani non ha saputo accettare il dissenso, e con un atteggiamento puerile, ha staccato il microfono ed ha interrotto il suo discorsetto.
Ma non era stato detto che i fischi degli amici di Epifani indirizzati a Letizia Moratti e a suo padre erano l'espressione democratica del dissenso politico ?
Evidentemente la regola vale solo per gli altri.

domenica, maggio 28, 2006

Calciopoli : Giustizia a tempo.

La giustizia sportiva ha assunto uno dei maestri delle inchieste cadenzate dai poteri forti, siano essi politici, vedi avviso di garanzia al G7 di Napoli, sia quelli economico-finanziari.
Infatti, è stato deciso che gli esiti delle indagini, peraltro già compiutamente confezionate dalle Procure di mezza Italia, si avranno dopo almeno tre settimane, che "Il Mattino" di Napoli osa definire "inchiesta lampo".
Vale a dire dopo che la nazionale di calcio avrà regolarmente giocato, e puntualmente eliminata, per salvaguardare, unicamente, gli interessi economici di tutto il pianeta calcio, tra sponsorizzazioni e diritti televisivi.
Si immagini la risoluzione di tutti i contratti, se, come sarebbe stato decoroso, la squadra fosse stata ritirata dalla competizione.
I predicatori della sinistra sono, nei fatti molto sensibili ai poteri forti, e viceversa a parole professano la giustizia sociale per la difesa dei più deboli, che, nel caso di specie, sono rappresentati dai tifosi.
A questi ultimi resta l'unica arma attribuita dalla democrazia, la negazione del consenso a questo mondo di interessi e di corruzione, nel quale è totalmente assente lo "Sport":
Disertare gli stadi e disdettare gli abbonamenti alle pay-tv.

venerdì, maggio 26, 2006

Iraq: D'Alema rientro nel 2007.

Alla netta domanda di Giuliano Ferrara, nella trasmissione "Otto e mezzo" di oggi, sui tempi per il rientro dei nostri soldati dall'Iraq, Massimo D'Alema avrebbe potuto rispondere, semplicemente, indicando un termine più ridotto, anche di un solo giorno, di quello indicato dal Governo Berlusconi, cioè il 31 dicembre 2006.
Viceversa, argomentando alla sua maniera, dicendo tutto ed il contrario di tutto, ha riferito che sono necessari dei tempi tecnici lunghi per il trasporto degli uomini e soprattutto degli ingenti mezzi.
Tutto ciò ha il sapore di un orientamento possibilista per andare oltre il 2006, in considerazione, che, in un intervista televisiva, il Comandante delle truppe italiane in Iraq, ha chiaramente indicato, in 60 giorni, il tempo complessivo necessario per il rientro.

Il biondino di "Repubblica"

E' dotato di una buona dose di faccia tosta il biondino vice direttore di "Repubblica" per affermare, in televisione, che il suo giornale non è la quinta gamba del centro-sinistra, in quanto egli, quando deve, bacchetta anche loro.
Ma la differenza è che le bacchettate al Governo Berlusconi venivano, e vengono, date sul dorso della mano, viceversa Prodi e compagni ricevono benevoli richiami.
Il biondino deve continuare a martellare, poichè sa bene, che quanto prima i suoi amici e compagni, si avvieranno sulla strada del suicidio politico e gli elettori, questa volta, non li perdoneranno.

giovedì, maggio 25, 2006

Senatori a vita: la farsa continua.

Una candidatura alla nomina di Dario Fo come senatore a vita e' stata avanzata dal ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, durante il suo intervento al comizio con cui il centrosinistra conclude la campagna elettorale per le comunali di Milano. "Nominiamo Dario Fo senatore a vita, visto che c'e' un senatore da nominare", ha dichiarato il ministro rivolgendosi verso il Premio Nobel della Letteratura Fo, presente sul palco nel sostenere il candidato a sindaco di Milano Bruno Ferrante.
Il centro sinistra continua a svolgere attività di acquisizione di voti al Senato, in vista dell'autunno e dell'inverno, allorquando le temperature rigide e le epidemie influenzali terranno a letto, ci auguriamo per lievi e brevi malanni, i venerandi senatori.
Un voto in più può far sempre comodo.

Confindustria: utilizza il pentito.

  • Il risanamento deve essere perseguito con un contenimento della spesa, e non con aumenti della pressione fiscale.
  • Il rilancio della concertazione tra le forze politiche e sociali per una modernizzazione del sistema che parta dalle riforme economiche per arrivare a quelle costituzionali.
  • Evitare tentazioni di bandiera. Non mettere mano alle cose buone che già ci sono, solo perché sono state fatte da altri.
  • Gli imprenditori sono pronti, prontissimi a mettersi in gioco, a intraprendere, a innovare, a proiettarsi nel futuro , anche se viviamo nella Repubblica dei veti.
  • Consentire la creazione di nuove imprese e lo sviluppo di quelle in attività, rilanciando così il concetto di «autonomia».
  • Confindustria difenderà la legge Biagi che va completata con l'importante capitolo degli ammortizzatori sociali.
  • Noi non vogliamo lavoratori precari né imprese precarie ma un sistema di imprese e lavoratori pronti ad assumere le nuove funzioni che si rendano necessarie per competere e crescere insieme.
  • Si deve sgombrare il campo dalla falsa equazione tra flessibilità e precarietà.
  • Nelle imprese, oltre il 90% degli occupati ha contratti a tempo indeterminato, mentre per i nuovo assunti 3 su 4 vengono stabilizzati.
  • La Tav, i grandi corridoi non possono essere una questione rimessa al consenso di ambiti locali.
  • Sulle grandi opere ci aspettiamo uno scatto in avanti.

Tutti questi proclami non sono stati fatti da Silvio Berlusconi, ma, guardate un pò, da Luca Cordero di Montezemolo, lo sponsor del centro sinistra che condivide il programma del centro destra.

Il richiamo di Vicenza ha prodotto gli effetti dopo le elezioni, pertanto la prossima volta la condivisione è bene esprimerla prima del voto.

mercoledì, maggio 24, 2006

Mastella : Ministro con il portafoglio vuoto.

"«Ci sarà una moratoria su alcune parti della riforma dell´ordinamento giudiziario» approvata dal governo Berlusconi. Lo ha detto il ministro della giustizia Clemente Mastella al termine di un´incontro di oltre un´ora con il direttivo dell´Associazione nazionale magistrati, il "sindacato" dei giudici, che nei mesi scorsi aveva anche indetto uno sciopero per denunciare la controriforma berlusconiana."
Certo di questi tempi avere la Magistratura felice, può far comodo, e quindi oltre a soddisfare, oggi e sempre, le richieste del sindacato delle toghe, Clemente eviti, anche, di usare dei toni minacciosi circa l'invio di ispezioni alla Procura di Napoli sulla fuga di notizie nella vicenda del calcio.

Jervolino - Bassolino : la verità degli innocenti.

Un giovane avvocato candidato dei Ds alla 3a Municipalità di Napoli, con un ottimo pieghevole stampato in policromia, dopo aver descritto la sua biografia, indica i motivi che lo hanno indotto a candidarsi.
In particolare dice:
"Ho vissuto fin l'adolescenza ai "Colli Aminei". Da allora tante cose sono cambiate, ma non vi sono segni concreti di una gestione efficiente del territorio. Transitando per il quartiere, si nota che la manutenzione ordinaria è carente, manca un progetto globale di riqualificazione. La locale stazione della Metropolitana è tuttora mal collegata con il resto del quartiere. L'illuminazione è scarsa ed agevola scippi e rapine.
Più tardi ho imparato a conoscere il quartiere "Stella", ed i limitrofi quartieri "Sanità, Ponti Rossi, Capodichino e Capodimonte", agglomerati residenziali che non hanno ancora beneficiato di un progetto di recupero tale da restituire loro la dignità e la vivibilità che meritano.
Infine tutti i giorni attraverso, per recarmi in Tribunale, Via Foria, dal Museo Archeologico fino a Real Albergo dei Poveri, all'interno del quale, a breve, sorgerà la Città dei Giovani, fortemente voluta in questi anni dal Governo cittadino e da quello Regionale, progetto che fornirà grandi opportunità di svago e di alta formazione per tutti i giovani della città. Ma la grandiosità e la bellezza del restauro non devono far dimenticare i mille vicoli di tubi "Innocenti" e case puntellate, ancora in attesa di essere riscattati dall'incuria e dall'abbandono.
C'è tanto da fare.
Occorrono incentivi al commercio.
Mancano librerie e biblioteche comunali.
Il traffico è congesto.
Mancano impianti sportivi comunali.
Le strade mostrano buche e costituiscono inside per pedoni ed automobilisti, i marciapiedi e l'arredo urbano difettano di decoro e pulizia."
Questa è la testimonianza, non di parte, dell'attività di governo della Jervolino, al Comune di Napoli, e di Bassolino alla Regione Campania.
Grazie giovane candidato per quanto hai detto, ma con quale coraggio ti presenti nelle liste dei Ds che hanno la responsabilità di tutto quello che hai evidenziato.
Forse l'innocenza e l'inesperienza Ti hanno fatto dire la verità !

martedì, maggio 23, 2006

Mani pulite - Calcio pulito.

"Sarà l'ex procuratore generale di Milano Francesco Saverio Borrelli, ex capo del pool milanese di Mani Pulite, il nuovo capo ufficio indagini della Figc. Lo ha nominato il commissario straordinario Guido Rossi. Borrelli prende il posto del dimissionario Italo Pappa."
Dopo questa nomina tutto incomincia a quadrare, e non si dica che si era offerto il posto a Gianni Letta, tanto si sapeva che non poteva accettare, le indagini si muoveranno con la stessa dinamica di "Mani pulite", vale a dire che alcuni personaggi avranno qualcosa in più che un trattamento di favore, così come avvenne per il Pci-Psd.
Vedremo Moggi, con la bava alla bocca, come Forlani, mentre altri saranno considerati vittime del sistema, e saranno lasciati in pace.

Mastella: non ha fatto in tempo.

Queste alcune dichiarazioni del buon Clemente:
  • "Pubblicare i contenuti di conversazioni telefoniche nella fase preliminare delle indagini è reato".

  • "Io sono uno di quei fessi che, tanti anni fa, ha messo i soldi nel calcio Napoli e lì li ha lasciati. Ho vissuto da vicino gli anni dello scudetto".
Inoltre annuncia di inviare gli ispettori alla procura di Napoli per prendere provvedimenti sulle fughe di notizie che portano alla pubblicazione delle intercettazioni.
Come avevamo previsto non poteva mancare la sua voce nelle intercettazioni.
La sua attività "difensiva" è giunta fuori tempo massimo.

lunedì, maggio 22, 2006

Questa volta "Il Manifesto" ha ragione.

Un articolo coraggioso, non fazioso, forse impopolare, ma giustissimo.
"Via il ct Marcello Lippi, il capitano Cannavaro e il portiere Buffon dalla Nazionale, altrimenti sostegno al Ghana e alla Repubblica Ceca, avversari degli azzurri nel girone eliminatorio della fase finale dei Mondiali, e bandiere e magliette del Brasile in regalo ai lettori. È "l'estrema ratio per far fronte all'emergenza nazionale" che propone oggi Il Manifesto, con un editoriale del direttore Gabriele Polo. "... Ripieghiamo su una proposta più modesta, che restituisca credibilità alla maglia azzurra. Lippi, Buffon e Cannavaro devono essere sostituiti e tornarsene a casa. È il minimo che si possa fare per ridare credibilitá alla rappresentanza calcistica. Se questo non verrá fatto non potremo tifare per la nazionale italiana, ci shiereremo con i suoi avversari fin dal girone eliminatorio, col Ghana per tradizione terzomondista, con la Repubblica Ceca perchè 'Praga è sola'; con gli Stati Uniti no, perchè fin lì non ci arriviamo. E, poi, distribuiremo ai lettori bandiere e magliette del Brasile perchè almeno loro si divertono sempre".

domenica, maggio 21, 2006

Mastella: fai presto !

Il ministero della Giustizia potrebbe presentare al più presto un disegno di legge che regolamenti la materia delle intercettazioni. «Ho visto che il Presidente Marini ha posto la questione alla giunta al Senato. Credo che nei prossimi giorni ci sarà un mia iniziativa». È quanto ha replicato ai giornalisti il neoministro della Giustizia, Clemente Mastella, ai giornalisti che gli hanno chiesto della questione delle intercettazioni telefoniche «i cui contenuti spesso finiscono sui giornali prima che gli interessati ricevano gli avvisi di garanzia».
Questo è quanto pubblicato dal Corriere della Sera.
E' opportuno, da parte del Ministro di fare molto in fretta, in quanto è possibile che nelle intercettazioni compaia anche il suo nome.
Ricordiamo che il buon Clemente è stato il vice presidente del Napoli Calcio di Corbelli, quello di Telemarket, che ottenne, guarda caso, la diretta televisiva nazionale proprio da Mastella, allorquando era ministro delle comunicazioni un certo Cardinale.

Prodi: fai vedere se hai coraggio.

Per cinque anni si è detto che l'Italia aveva perduto ogni credibilità internazionale diventando quasi una repubblica delle banane, ora che il Governo Berlusconi è stato, momentaneamente, accantonato, vediamo, con i fatti, come si recupera l'immagine all'estero.
Considerato che nella brutta storia del calcio sono interessate tutte le categorie, compreso quelle esterne al calcio che avevano funzioni di garanzia, non è il caso di discutere su chi si debba e meno dimettere, ma di prendere una decisione forte, quella di ritirare la squadra dal Campionato Mondiale, dove abbiamo fatto già la nostra pessima figura.
I commenti in caso di vittoria, saranno quelli di essere dei corrotti, in caso di sconfitta saremo additati come quelli che, nonostante la corruzione, non riescono a vincere.
Pertanto, Signor Prodi è la prima occasione che ha per dimostrare di possedere le qualità che, in campagna elettorale, ha dichiarato di avere.

venerdì, maggio 19, 2006

Il corpo è lo specchio dell'anima: Giulio Andreotti.

Considerato che la Cdl, anche se di poco, non aveva i numeri per eleggere un suo candidato al Senato, è stato fatto un estremo tentativo con la candidatura di Andreotti, contando di avere insieme ai voti del centro destra, quelli di personaggi del centro sinistra, che nel segreto dell'urna, avrebbero potuto saldare il debito di riconoscenza per i favori ricevuti durante la cinquantennale attività politica del senatore a vita.
La candidatura di Andreotti, pertanto, non è stato un attestato di stima, come è risultato da diverse esplicite dichiarazioni, ma semplicemente una scelta strategica al fine di creare scompliglio nel centro sinistra.
Il senatore, nonostante la sua età non gli impedisca ancora di pontificare, in questo è in buona compagnia di Cossiga, non saputo dire di no, dimostrandosi non ancora pago di quanto la sorte gli ha dato.
Ma quello che lascia senza parole è il fatto di aver votato la fiducia al governo di centro sinistra suo avversario nella battaglia del Senato.
Evidentemente, nonostante la Messa quotidiana, il Sen. Andreotti ha perduto parte dei principi cristiani, come quello della lealtà.

mercoledì, maggio 17, 2006

Clemente: attento alla trappola.

La designazione di Clemente Mastella a Ministro della Giustizia, alternativa alla diversa aspirazione espressa, contrasta nettamente con il fatto che nella compagine di governo vi sono eminenti personalità, quali ad esempio il Prof.Amato, che avrebbero potuto apportare tutta la loro esperienza e cultura nello svolgimento del delicato ruolo di Guardiasigilli.
Da tutto ciò sembra emergere che questo ruolo, essendo stato rifiutato da tutti, è stato considerato una specie di avanzo di fine pasto.
Pertanto è opportuno ricordare a Mastella di verificare bene quale trappola si cela dietro questa nomina.

Il licenziamento in "Tronchetti".

Nel particolare momento nel quale è facile parlar male di chiunque, un apprezzamento va diretto all' editore de La 7, che ha posto fine alla squallida trasmissione del "Processo di Biscardi" che, lungi da essere una trasmissione sportiva, è stata, principalmente, comica, e si è rivelata il circolo di personaggi che prendevano ordini da Moggi e compagni.
Si ricorda al Biscardi che il lavoratore dipendente, peraltro in questo caso ottimamente pagato, commette un atto di grave scorrettezza quando tradisce la sua azienda facendo gli interessi della concorrenza.
Il licenziamento in "Trochetti" è stato pienamente meritato.

Castelli e Mastella: due piccioni con una fava.

Nel corso della trasmissione televisiva "Omnibus" trasmessa da La 7 questa mattina, a proposito del ruolo di Clemente Mastella nel nuovo governo, il biondino di "Repubblica", con la sapienza e con la sufficienza che contraddistingue molti personaggi della sinistra, ha detto testualmente:
"Se al Ministero della Giustizia c'è stato Castelli ci può stare chiunque".
A parte il fatto che i giornalisti dovrebbero limitarsi ad esprimere opinioni e non a distribuire ingiurie indiscriminate, evidentemente, imposte dalla linea ideologica dei vari editori di turno, dovrebbe spiegare più chiaramente il senso della sua uscita.
Considerato che Mastella con la sua "incompetenza" supera Castelli, il "biondino"non trova singolare spargere veleno su un politico, che, comunque, rappresenta una parte, se pur piccola, di elettorato, i cui voti sono stati determinanti per la ridicola vittoria del centro sinistra.
La prossima volta, si faccia dire il nome da suggerire a Prodi nella designazione del Ministro della Giustizia, oppure si faccia avanti, tanto se c'è stato Castelli e Mastella, ci può state anche il "biondino"

Biscardi: Capelli rossi, faccia di bronzo.

"Con la puntata di ieri sera del Processo ed il clamoroso risultato di ascolto , si è conclusa trionfalmente la mia stagione televisiva e, con essa il mio rapporto di collaborazione con La 7 .
D'accordo con il mio editore, abbiamo deciso di assumere una pausa di riflessione al fine di valutare serenamente prossime eventuali occasioni di collaborazione.
Questa fase della mia carriera che si apre da domani fornirà la giusta serenità d'animo e l'opportuno distacco per programmare al meglio il mio prossimo futuro, vigilando su quanto sta accadendo nel mondo del calcio".
Questa è la dichiarazione che Aldo Biscardi ha reso in relazione alla opportuna decisione dell'Editore de La 7 di sospendere la vetusta e spesso squallida trasmissione che è risultata covo di personaggi che erano agli ordini di Moggi, ponendo fine in modo indecoroso alla stagione televisiva del giornalista clown.
Biscardi ha i capelli rossi, ma la faccia no.

martedì, maggio 16, 2006

La croce non serve più.

Per oltre mezzo secolo il partito politico della Democrazia Cristiana si è fregiata di mettere la croce sul suo scudo, utilizzando, altresì, tutta l'influenza della Chiesa cattolica per mantenere il consenso popolare.
Ora che la DC, con le sue contraddizioni, è riuscita man mano a traghettare il Paese verso il comunismo o la sua rifondazione e verso l'ateismo mascherato da laicità ha smesso la croce sostituendola con simboli molto più riformisti quali margherite ed asinelli.
Per fortuna esiste ancora qualcuno che, dando prova di coerenza e recentemente anche di grande lealtà verso i suoi alleati, ha mantenuto nel suo simbolo la parola "cristiani".

La libertà di Ricucci è legata ad un nome.

Credo che chiunque abbia un minimo di senso della giustizia si stia chiedendo il motivo dell'ormai lunga custodia cautelare di Ricucci, che avrà sicuramente delle colpe, ma rinchiuderlo per un tempo superiore a quello di un delinquente abituale, sembra un pò eccessivo.
O forse dobbiamo ritenere che la libertà è condizionata all'indicazione del solito nome, tanto caro ad una parte politica.
Stefano mi auguro, se fai quel nome, che sia effetivamente pertinente e non sia solo la chiave per aprire le porte della cella.

Chi si vergogna, e chi ha la faccia tosta.

Nel suo intervento di oggi a Sky Gazzoni Frascara, un signore dai capelli bianchi di una certà età, ha dichiarato, e lo aveva già fatto in precedenza, che prendendo visione delle intercettazioni in possesso della Procura di Napoli, si è vergognato di essere italiano.
Il tono è stato quello di una persona, probabilmente di altri tempi, amareggiata e delusa, che pur avendo vissuto, anch'egli, nella giungla di una società scarsa di valori, ha subito torti giganteschi con dei comportamenti a dir poco criminali.
La sua esternazione, quasi accompagnata dalle lacrime, non va giudicata con il senso di una denigrazione del nostro Paese, ma come la delusione per le azioni di alcuni.
Ad un comportamento sentimentale è corrisposto quello di qualcuno che, dopo essere stato puntualmente intercettato, ha dichiarato di essere stato solo una vittima, dopo che ha chiesto, esplicimente, aiuto affinchè la sua squadra non andasse in B.
Ci vuole proprio una faccia tosta a dichiararlo in televisione, ma davanti Magistrati la faccia tosta non basta, occorre essere verosimili.

Calciopoli: Chi è il Caf e chi è il Pci.

Nella triste vicenda venuta alla luce in questi giorni viene in mente il clima di Tangentopoli, allorquando i vari inquisiti dichiaravano, candidamente, che quello era il sistema generale e pertanto, secondo loro, doveva, in un certo qual modo, valere il principio: tutti colpevoli, tutti innocenti.
Ma così non fu, nonostante che il sistema fosse effettivamente quello, Craxi, Forlani ed Andreotti furono indicati come gli unici colpevoli, un pò come oggi sta accadendo per Moggi.
Viceversa una parte politica dell'epoca il Pci-Pds non fu nemmeno sfiorata da alcuna indagine per accertare da dove venissero i soldi necessari, come per gli altri, alla loro esistenza.
Ritornando alla vicenda calcistica, chi assumerà questa volta il ruolo del Pci-Pds e resterà fuori da ogni accertamento ?

Nel Concistoro di "Porta a porta" due nuovi Cardinali.

Nella trasmissione di Bruno Vespa di ieri sera sono stati nominati due nuovi Cardinali, con grandi possibilità di diventare santi a breve, Franco Carraro e Diego Della Valle.
I due invitati chiamati per riferire sulla vicenda calcistica, della quale sono ottimi protagonisti, sono stati circondati da un salotto affabile che gli ha dato ampie possibilità di fare propaganda sulla loro santità.
Il Carraro dichiarando che non immagiva si potesse arrivare a tanto, ed il Della Valle, come quei politici che fanno discorsi che non significano nulla, dichiarando che è una vittima.
In quanto a Vespa ha sbagliato ad ammonire Gazzoni Frascara sulle responsabilità penali delle sue dichiarazioni, ben sapendo che quanto detto in trasmissione è stato già riferito ai Magistrati, che ne faranno l'uso dovuto.
In conclusione è stato nominato "Belzebù" solo il Gazzoni Frascara, mentre Carraro e Della Valle sono stati vestiti con la porpora.

Sono le scommesse il movente della corruzione.

Nella vicenda del calcio il punto focale sono le scommesse, sia quelle presso gli allibratori esteri, sia quelle sui canali interni, conoscere in anticipo il risultato di quattro o cinque partite è certezza di lauti guadagni per tutti i partecipanti al banchetto, ai danni dei comuni scommettitori.
La famosa griglia di cui si parla nelle intercettazioni telefoniche probabilmente fa riferimento proprio a questo argomento.
Deviare l'attenzione sui diritti televisivi serve solo ad ingarbugliare le acque, che differenza fa se, ad esempio, la Juve, il Milan o l'Inter arrivano primi, secondi o terzi, l'ammontare dei compensi è più o meno uguale essendo queste squadre, comunque, protagoniste principali del campionato.
Al contrario sono le scommesse la fonte inesauribile di illeciti guadagni, altro che scalate bancarie o l'aggiotaggio.

lunedì, maggio 15, 2006

Juventus: tutti sapevano.

Nella triste vicenda del calcio si ripete spesso che tutti erano a conoscenza dei meccanismi criminali nella gestione del sistema.
Ma è opportuno sottolineare che anche l'allenatore ed i giocatori sapevano, infatti quando si verificavano gli episodi di concessione di goals irregolari, di ammonizioni ed espulsioni solo agli avversari ed alla concessione di rigori a favore e mai contro, a che cosa attribuivano questi fatti ?
Viene spontaneo chiedersi da parte di tutti, tifosi e non di calcio, che cosa festaggiavano ieri i giocatori della Juventus, e con quale faccia si sono dati alle telecamere facendo delle dichiarazioni, sulle quali sarebbe il caso di verificare ipotesi di reato, come quella di Cannavaro che ha detto: "la squadra ha avuto sempre fiducia dei suoi dirigenti ed è rimasta sempre tranquilla" e come quella di Del Piero che, dopo aver espresso solidarietà a Moggi da detto: "speriamo che tutto vada finire per il verso giusto".
Ammesso che il verso giusto potesse essere precostituito, questa volta la Juventus si trova di fronte più di una Procura della Repubblica.

Marco Pannella: Ti sta bene !

Dopo tutti i veti posti alla nomina di Emma Bonino a Ministro della Difesa, soprattutto da parte dei Comunisti, viene spontaneo chiedersi se tutto ciò non era già nella logica delle cose.
Come sa bene Marco Pannella, avendolo in più occasioni dichiarato, i comunisti sono coerenti con sè stessi e non cambiano mai.
In sostanza hanno utilizzato i voti della Rosa per vincere, ma poi non sono disponibili a soddisfare le sue giuste aspirazioni.
Al contrario il Centro destra, in quanto più affrancato da schematismi ideologici, avrebbe, forse, potuto offrirgli più opportunità.
Fermo restando che i Radicali, per la loro vocazione, non hanno bisogno nè di Ministri, nè di Parlamentari per svolgere il loro ruolo, fatto che gli consente, in ogni occasione, di andare da soli.

domenica, maggio 14, 2006

Prodi ed il suo romanzo pornografico.

Dopo l'ennesima riunione con i suoi, sedicenti, alleati Prodi ha riferito ai giornalisti presenti:
"E' come scrivere un romanzo, ma non un giallo. Un romanzo d'amore, quindi finisce bene: alla fine, si sposano...
Più che un romanzo d'amore dal lieto fine sembra la sceneggiatura di un film pornografico di sesso contro natura.
I protagonisti attivi si sono resi disponibili, ma non è ben chiaro a chi deve essere affidata la parte passiva.

sabato, maggio 13, 2006

Il calcio come Bartali al Tour de France.

Nel particolare momento politico è giunto, con una puntualità sospetta, lo scandalo nel mondo del calcio del quale si occupano, con grande spiegamento di forze, la carta stampata e le televisioni.
Si è allentata, improvvisamente, la tensione politica e viene tralasciato il risalto all' evidente difficoltà di Prodi nel comporre il governo del quale diceva di avere già pronta la lista dei Ministri.
Con il diversivo del pallone Prodi può prendere tempo mascherando la sua debolezza parlamentare e politica.

Anche i cavalli giocano alle corse.

Tutta la vicenda calcistica che è venuta oggi alla luce ha il suo baricentro, ancora una volta, nelle scommesse.
E' diventato tutto più facile, mentre prima occorreva aver il coraggio di rivolgersi agli allibratori clandestini, oggi basta andare all' agenzia sotto casa.
Basta avere la certezza di almeno tre risultati, anche di facile pronostico, quindi non eccessivamente sospetti per avere sistematici quadagni.
E' sufficiente, pertanto, avere a disposizione tre pedine, siano esse arbitri, giocatori o dirigenti corrotti, ed il gioco è fatto.
L' arbitro, il giocatore ed i loro amici investono grandi somme ricavandone grossi guadagni ai danni dei comuni giocatori che con pochi Euro inseguono un sogno che quasi mai si realizza.
E' come se tre cavalli cavalli facessero una puntata al totalizzatore.

La 7: una TV da salvare.

Per salvaguardare il patrimonio acquisito, da questa piccola televisione, il cui ascolto è in continua crescita, grazie agli ottimi servizi giornalistici e alla sua programmazione intelligente è necessario sospendere ,"ad horas" la trasmissione di Biscardi.
Egli, a parte una retorica ormai superata, si è reso responsabile di gravissimi comportamenti nella vicenda calcistica, sia personalmente, vedi intercettazioni che lo riguardano, sia ospitando personaggi che hanno difeso sistematicamente, gli interessi della Juventus, definendo "errori umani" azioni chiaramente illecite commesse dai vari arbitri.
I Ferrara, Armeni, Piroso, Chiambretti ed gli altri devono intervenire immmediatamente per determinare la fine indegna del "Processo di Biscardi" considerato, anche, che il vero processo si svolgerà in altra sede.

Le tasche sfondate di Prodi.

Dopo la intempestiva autoproclamazione all'alba dell'11 aprile di vincitore delle elezioni, Prodi, in più occasioni, ha sollecitato il Quirinale per un pronto incarico sbandierando di avere già in tasca la lista dei ministri.
E' passato oltre un mese, ma si susseguono i vertici per tagliare bene la torta e per comporre la faida interna nata dopo la questione D'Alema al Colle.
Prodi, prima di indire, vertici dovrebbe passare da un sarto al fine di farsi rattoppare la tasca per evitare di perdersi nuovamente qualche altra la lista dei Ministri.
L'unica decisione che è stato in grado di prendere è quella, incomprensibile, di prendersi la briga di decidere l'attività futura di Gianni Letta come se fosse al suo servizio.
Ai vertici della Federcalcio ci metta Fassino.

venerdì, maggio 12, 2006

Della Valle diede del tu a Berlusconi.

Con quale coraggio il Della Valle si rivolse al Presidente del Consiglio Berlusconi durante l'assemblea della Confindustria con l'aria del grande moralizzatore, quando è emerso dalle intercettazioni telefoniche che, per salvare la Fiorentina, la trascorsa stagione calcistica, ha truccato più di una partita?
Riguardo alla presunzione di innocenza fino all'esaurirsi di tutti i gradi di giudizio, si sottolinea che il Della Valle è chiamato in causa, non da pentiti o da testimonianze costruite, ma dalla sua viva voce agli atti della Procura della Repubblica.

L'Italia può vincere il mondiale di calcio prima di giocare.

Considerato che nello scandalo che, finalmente, è giunto all'attenzione della Magistratura, sono coinvolti Dirigenti della Federazione, della Lega, delle Squadre, Arbitri e Giocatori della Nazionale, sarebbe un segno di grande rigore quello di ritirare la squadra dalla competizione.
Vinceremmo la Coppa riservata alla serietà di un Paese.

Cannavaro: monitor del calcio pulito.

La Magistratura sta svolgendo indagini al fine di accertare se gli arbitri hanno fatto un uso sistematico di ammonizioni ed esplusioni per impedire ad alcuni giocatori di essere in campo nelle partite delle loro squadre contro la Juventus.
Vorrei aggiungere che anche la mancata esibizione di cartellini gialli e rossi è un indicatore di corruzione.
Vale la pena ricordare che il giocatore Cannavaro dovrebbe essere espulso una partita sì ed una no, essendo lo stesso sistematicamente reo di falli estremamente duri, per i quali si giustifica con un risatina di sufficienza senza subire alcun provvedimento disciplinare dai compiacenti arbitri.
Paradossalmente avremo il segnale che gli arbitraggi saranno puliti quando il Cannavaro sarà giustamente punito per il suo gioco scorretto, lasciando la sua squadra spesso in dieci uomini.

mercoledì, maggio 10, 2006

Udeur e Rosa nel pugno: partiti monouso.

La collocazione dei due partiti in seno al centro sinistra è servita unicamente a raggiungere il premio di maggioranza, che, di fatto, mette al riparo la coalizione da eventuali defezioni parlamentari.
Ecco la strategia di mettere in disparte Mastella e gli altri, tanto i loro voti dati o non dati non producono effetti, neanche al Senato, dove tra l'altro la Rosa nel pugno non è, ingiustamente, presente.

Dopo l'elezione del Presidente: una voce fuori dal coro.

Nell'immediato dopo voto Anna La Rosa su Rai1 ha intervistato numerosi personaggi, i quali hanno espresso, quasi tutti con molta retorica, il loro pensiero sulla elezione del Sen. Giorgio Napolitano alla carica di Presidente della Repubblica.
Marcello Sorgi, Direttore della "Stampa", viceversa, con molto coraggio e chiarezza ha laconicamente detto:
Oggi stava per cambiare la maggioranza, non è accaduto, ma si verificherà tra qualche mese !

Follini: l'incoerenza che diventa una qualità.

Considerato che il Sen. Follini, nonostante il suo partito abbia, unitariamente, deciso di votare scheda bianca alla quarta votazione, si ostina, in aperto dissenso con i suoi colleghi, a dichiarare che voterà Napolitano, non sarebbe più coraggioso e coerente passare dall'altra parte ?
Sta facendo la parte del cavallo di troia o intende formare un nuovo partito?
Il suo atteggiamento da santone ha portato solo danni nel centro destra, infatti, senza le sue uscite, al Quirinale oggi siederebbe Pierferdinando Casini ed alla segreteria dell'Udc ci sarebbe stato ancora lui.

lunedì, maggio 08, 2006

Quirinale: meglio un Deputato, che un Senatore.

La candidatura di Giorgio Napolitano porterà inevitabilmente alla perdita di un voto nell'Assemblea di Palazzo Madama, considerata l'indipendenza del subentrante Senatore a vita Carlo Azeglio Ciampi.
Non è un rischio considerata la modesta maggioranza che il centro sinistra ha al Senato ?
Non è ipotizzabile che il centro sinistra ottenga la Presidenza della Repubblica e paradossalmente il nascituro Governo non abbia la fiducia al Senato ?

domenica, maggio 07, 2006

Il nuovo ruolo di Silvio.

"Vi garantisco che in prima persona guiderò un’opposizione come non si è mai visto prima in Italia".
Questa la dichiarazione di Silvio Berlusconi fatta a Milano in occasione della presentazione di Letizia Moratti, candidato sindaco di Milano.
Una dichiarazione che indica la strada da seguire per non deludere la buona parte degli Italiani che hanno scelto il centro destra, i quali potrebbero da qui a poco, essere chiamati nuovamente al voto.

sabato, maggio 06, 2006

Questa volta il grande stratega ha sbagliato.

L'unica mossa per avere via libera, dalla Cdl e dal Paese, per la corsa al Quirinale era quella di distribuire le due Assemblee parlamentari tra maggioranza ed opposizione, al Senato un uomo del centro sinistra ed alla Camera un uomo del centro destra.
Con questa premessa la candidatura di D'Alema sarebbe stata accompagnata da un chiaro segnale di distensione.
Ma scelta avrebbe chiesto il sacrificio di Marini e di Bertinotti, il quale però, non essendo senatore, non avrebbe potuto presiedere Palazzo Madama, dove è comprensibile la necessità di avere un presidente di centro sinistra considerato il lieve scarto di voti esistente.
Anche questa volta Bertinotti ha sconvolto tutti i piani di D'Alema.

La frenata del Corsera.

Dopo aver sponsorizzato con grande forza la coalizione di centro sinistra durante la campagna elettorale, il Corriere della Sera ha espresso forte dissenso alla candidatura di Massimo D'Alema al Quirinale (Aldo Cazzullo, trasmissione "otto e mezzo" su "La7").
Evidentemente l'editore si reso conto che la situazione penderebbe troppo a sinistra.

venerdì, maggio 05, 2006

Napoli: le rassicurazioni di Silvio

Alla presentazione a Napoli del candidato Sindaco Franco Malvano, Silvio Berlusconi ha trattato tutti i temi riguardanti i risultati delle elezioni, unitamente a quelli delle difficoltà della Città di Napoli ed ha inoltre elencato tutti i risultati raggiunti a Milano dalla Giunta di centro-destra promettendo a Napoli il suo massimo impegno per la rinascita della città.
E' aleggiato nella sala gremita il sospetto che il Presidente volesse glissare sull'argomento della elezione del Presidente della Repubblica, ma ad un tratto ha rassicurato la platea dicendo:
La Cdl contrasterà con ogni mezzo l'elezione di Massimo D'Alema.

giovedì, maggio 04, 2006

Il Paese a me, Mediaset a te.

Speriamo che questa mia cattiveria non sia stato l'argomento di conversazione di oggi tra Romano e Silvio.

La prova del nove sarà la via libera a Massimo D'alema per il Colle.

mercoledì, maggio 03, 2006

Se Ciampi dice sì, povero Prodi.

Con l'indicazione di Carlo Azelio Ciampi per un nuovo mandato da parte della Casa delle libertà, il buon Romano ha dovuto necessariamente accodarsi, ma in cuor suo sperava, o forse sapeva, che il Presidente avrebbe garbatamente rinunciato.
Ora che, viceversa, la disponibilità di Ciampi sembra certa, come sarà risarcito il buon Massimo D'Alema, passato improvvisamente dalla più alta carica dello Stato a quella di ministro degli Esteri?
L'unico risarcimento congruo sarà la Presidenza del Consiglio.

martedì, maggio 02, 2006

Bonino - Mastella un duello senza storia.

Nella competizione per la conquista del Ministero della Difesa, premesso che entrambi i candidati sono da rispettare, risulta evidente la diversa attrezzatura bellica con la quale affrontano la battaglia.
Clemente Mastella dispone di alcuni senatori che, nel caso di una sua mancata designazione al Ministero della Difesa, possono essere determinanti, addirittura, per il voto di fiducia al nuovo governo.
Emma Bonino ha soltanto deputati che in ogni caso non avranno peso sulla vita del Governo poichè la maggioranza alla Camera è tale da non subire danni dal voto contrario della Rosa nel pugno.
Pertanto la Bonino ha già perso la sfida per il Ministero della Difesa, come ha già perso la sua giusta battaglia per lo scippo di alcuni senatori, che, restituiti alla Rosa nel pugno, potrebbero dare molto fastidio

lunedì, maggio 01, 2006

Le illusioni di Marco Pannella.

Caro Marco,
credi davvero che la sinistra Ti restituisca i seggi scippati al Senato?
I Tuoi voti al Senato sarebbero determinanti.
Un uomo come Te sarebbe un grave pericolo per il governo in quanto i loro inevitabili comportamenti illiberali Ti costringerebbero immediatamente a mandali a casa.
Quindi caro Marco non Ti fare illusioni.

domenica, aprile 30, 2006

Scalfaro: grossi errori non faziosità.

Solo coloro i quali hanno assistito all'intera seduta del Senato della Repubblica del 28 aprile 2006 dalle ore 18.30 fino a notte fonda, si sono potuti rendere conto della pessima immagine che il Paese ha dato di sè ed hanno potuto essere testimoni dei fatti e della responsabilità degli stessi, direttamente senza il tramite della cronaca necessariamente ridotta dei media.
Ecco gli errori del Presidente provvisorio:
  • Aver considerata nulla un' intera votazione, quando al contrario era il caso di considerare nullo soltanto il voto stesso. Ciò avrebbe consentito di chiudere la seduta alle ore 19.45 e svolgere regolarmente la terza votazione nella mattinata del 29 aprile.
  • Aver dichiarato che i voti irregolari erano a suo parere da considerare nulli, ma tale scelta non poteva essere imposta ai Segretari provvisori. Non si poteva imporre ma un suggerimento di un Presidente emerito della Repubblica sarebbe senz'altro accolto.
  • Aver consentito, anche nella prima votazione, una discussione sui voti espressi dai senatori i quali, giacchè in possesso, nella gran parte, di una o più lauree, non hanno commesso errori, ma hanno evidenziato la volontà di votare in modo nullo.
  • Aver aggiornato alle ore 20.15 la seduta per spostarla alle ore 22.oo dichiarando che era stato necessario in seguito alle comunicazioni telefoniche di alcuni Senatori. In realtà coloro i quali non avevano effettuato alcuna telefonata, evidentemente, erano d'accordo per le ore 20.15. In questa situazione non doveva avvenire lo spostamento, anche perchè quei senatori che avevano lasciato l'aula e Roma senza attendere il risultato dello scrutinio, andavano penalizzati escludendoli di fatto dalla votazione. In ogni caso era opportuno sentire l'aula.

  • Non aver considerato, forse con un eccesso di presunzione, che il lavoro di Presidenza, con una particolare composizione numerica del Senato, sarebbe stata alquanto faticosa. Cosa che con ammirevole saggezza ha considerato la Sen. Rita Levi Montalcini. La questione è stata posta anche in uno degli interventi dei Senatori che si sono iscritti a parlare.

Tutti questi errori avrebbero evitato ad alcuni senatori di età avanzata uno stress fisico, obbiettivamente, pesante o addirittura uno stato di malessere, come è accaduto allo stesso Presidente Scalfaro alle ore 2 di notte, allorquando in seguito all'incalzare delle polemiche da parte di alcuni senatori, ha teneramente detto: mi sento male.

Quindi non è stata faziosità in quanto il Senatore Franco Marini sarebbe stato, in ogni caso, eletto, ma soltanto una serie di errori tecnici dovuti probabilmente alla disabitudine a guidare con equilibrio le Assemblee.

sabato, aprile 29, 2006

Questa volta Clemente non c'entra.

I voti cifrati espressi nell'elezione del Presidente della Camera sono stati attribuiti, con molta superficialità, all'Onorevole Mastella per il solo fatto che i voti erano in numero di tre, come i senatori dell'Udeur, e per una presunta pressione per ottenere la carica di Ministro della Difesa.

Ma dallo svolgimento delle votazioni risulta evidente la vera provenienza.

Il disegno posto in atto da Rifondazione comunista è stato quello di avere prima Fausto Bertinotti presidente della Camera, non fidandosi delle sole promesse , poi ha restituito i voti tenuti in pegno per l'elezione di Franco Marini.

Come per incanto infatti, dopo il risultato favorevole alla Camera, i voti cifrati sono spariti consentendo l'elezione di Franco Marini.

Questa volta Clemente Mastella è stato ingiustamente sospettato.

venerdì, aprile 14, 2006

Il contropiede del Cavaliere.

Dopo la squallida sceneggiata del 10 aprile di Prodi nel rimandare dalle ore 18 alle ore tre del mattino la festa per la vittoria sperata, il Professore ha iniziato a bleffare annunciando che governerà per cinque anni.

Ma Silvio Berlusconi che, in quanto a stategie, è un maestro gli ha lanciato con prontezza il colpo di fioretto della proposta di una grossa coalizione.

Il Cavaliere sapeva bene che avrebbe avuto un rifiuto, essendo troppo vicina la battaglia elettorale, ma ha posto la premessa per rifiutare, in un futuro molto prossimo, la richiesta di aiuto che il Professore sarà costretto a lanciare per continuare a governare.

Prodi in quanto a strategie lascia molto a desiderare, vedi campagna elettorale disastrosa durante la quale ha avuto anche il coraggio di affermare di aver vinto i confronti televisivi.

Massimo D'alema da abile stratega ha usato atteggiamenti più possibilisti che, in futuro, gli potranno essere molto utili.

Per completare l'opera sarebbe opportuno tenere a bada il Professore al fine di evitare sterili trionfalismi che portano unicamente ad un immediato scioglimento delle Camere.

martedì, febbraio 07, 2006

Emma Bonino: una candidatura morta sul nascere.

Quanti buoni sentimenti nella lettera indirizzata da Emma Bonino ai "Grandi Elettori" del Presidente della Repubblica.
Ma con lo schierarsi dei Radicali, con il centro sinistra, la stessa Emma Bonino è caduta immediatamente nella trappola dell'antiberlusconismo punto e basta.
Come farà ad essere il Presidente anche dei tanti Italiani che scelgono Forza Italia?
E dire che Marco Pannella fino a pochi mesi stava trattando il suo ingresso nel centrodestra.
A quel tempo era auspicabile che queste trattative fossero state soltanto una strategia radicale tesa a porsi all'attenzione dell'opininione pubblica.
I Radicali non stanno nè a Destra nè a Sinistra.