giovedì, maggio 25, 2006

Confindustria: utilizza il pentito.

  • Il risanamento deve essere perseguito con un contenimento della spesa, e non con aumenti della pressione fiscale.
  • Il rilancio della concertazione tra le forze politiche e sociali per una modernizzazione del sistema che parta dalle riforme economiche per arrivare a quelle costituzionali.
  • Evitare tentazioni di bandiera. Non mettere mano alle cose buone che già ci sono, solo perché sono state fatte da altri.
  • Gli imprenditori sono pronti, prontissimi a mettersi in gioco, a intraprendere, a innovare, a proiettarsi nel futuro , anche se viviamo nella Repubblica dei veti.
  • Consentire la creazione di nuove imprese e lo sviluppo di quelle in attività, rilanciando così il concetto di «autonomia».
  • Confindustria difenderà la legge Biagi che va completata con l'importante capitolo degli ammortizzatori sociali.
  • Noi non vogliamo lavoratori precari né imprese precarie ma un sistema di imprese e lavoratori pronti ad assumere le nuove funzioni che si rendano necessarie per competere e crescere insieme.
  • Si deve sgombrare il campo dalla falsa equazione tra flessibilità e precarietà.
  • Nelle imprese, oltre il 90% degli occupati ha contratti a tempo indeterminato, mentre per i nuovo assunti 3 su 4 vengono stabilizzati.
  • La Tav, i grandi corridoi non possono essere una questione rimessa al consenso di ambiti locali.
  • Sulle grandi opere ci aspettiamo uno scatto in avanti.

Tutti questi proclami non sono stati fatti da Silvio Berlusconi, ma, guardate un pò, da Luca Cordero di Montezemolo, lo sponsor del centro sinistra che condivide il programma del centro destra.

Il richiamo di Vicenza ha prodotto gli effetti dopo le elezioni, pertanto la prossima volta la condivisione è bene esprimerla prima del voto.

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