venerdì, maggio 19, 2006

Il corpo è lo specchio dell'anima: Giulio Andreotti.

Considerato che la Cdl, anche se di poco, non aveva i numeri per eleggere un suo candidato al Senato, è stato fatto un estremo tentativo con la candidatura di Andreotti, contando di avere insieme ai voti del centro destra, quelli di personaggi del centro sinistra, che nel segreto dell'urna, avrebbero potuto saldare il debito di riconoscenza per i favori ricevuti durante la cinquantennale attività politica del senatore a vita.
La candidatura di Andreotti, pertanto, non è stato un attestato di stima, come è risultato da diverse esplicite dichiarazioni, ma semplicemente una scelta strategica al fine di creare scompliglio nel centro sinistra.
Il senatore, nonostante la sua età non gli impedisca ancora di pontificare, in questo è in buona compagnia di Cossiga, non saputo dire di no, dimostrandosi non ancora pago di quanto la sorte gli ha dato.
Ma quello che lascia senza parole è il fatto di aver votato la fiducia al governo di centro sinistra suo avversario nella battaglia del Senato.
Evidentemente, nonostante la Messa quotidiana, il Sen. Andreotti ha perduto parte dei principi cristiani, come quello della lealtà.

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