Numerosi sono gli interrogativi e le considerazioni sulla vicenda che ha visto la caduta del nostro valoroso connazionale Dr. Nicola Calipari.
- La scelta di pagare i riscatti in occasione dei sequestri di persona, non è stata sempre una soluzione condivisa, basti pensare al sequestro di Aldo Moro, per il quale fu seguita la cosiddetta linea dura. Ma lo scenario iracheno é tale che la soluzione morbida appare la più opportuna considerato che il risultato finale primario che si intende ottenere, é quello della liberazione dei sequestrati. A tal proposito risulta che agli Alleati questa nostra strategia non sia piaciuta. Pertanto é stato espresso un semplice dissenso oppure è stato posto un assoluto divieto di trattativa con i sequestratori ?
- In tale malaugurata ipotesi l' appello derivante dalla massiccia manifestazione svoltasi a Roma per la liberazione della Sgrena, era indirizzato ai sequestratori, oppure al nostro Governo per sollecitarlo ad agire, anche in dissenso con gli Americani ?
- Dopo il felice risultato della liberazione della Giuliana quali sono stati i motivi che hanno determinato l'immediato trasferimento all' aeroporto di Bagdad, percorrendo di notte una strada pericolosa senza l'ausilio di alcuna scorta ? E non è forse il Governo Italiano a dover dare, se può, una risposta a questo interrogativo ?
- Nell' ultima conversazione telefonica con Palazzo Chigi il Dr. Calipari disse: ...ci risentiamo appena in salvo. In salvo da che cosa e da chi ?
- E' stato riportato che sono stati indirizzati circa 400 colpi alla nostra autovettura. Non è alquanto sorprendente che un solo colpo, peraltro mortale, ha colpito gli occupanti della stessa ?
- L' ipotesi che si sia trattato di un agguato degli Statunitensi nei nostri confronti viene smentita dallo stesso svolgimento dei fatti: se fosse stato vero che si voleva eliminare la Giuliana, in quanto depositaria di chissà quali segreti, perchè poi è stata risparmiata? Oppure è ipotizzabile che l' obbiettivo della presunta imboscata non fosse la Sgrena ?
- Nel teatro tragico dell' Iraq, dove il terrorista è dietro l'angolo, non sarebbe il caso di invitare i nostri giornalisti, nel rigoroso rispetto del diritto di informazione, ad una maggiore prudenza nei loro spostamenti, al fine di limitare i rischi per loro stessi e per coloro che andranno a liberarli ?
- Considerato che certe forze politiche hanno per la Polizia una sorta di avversione viscerale, c' è da chiedersi oppure no, se, in futuro, le stesse rammentino che nelle Forze dell' Ordine sono presenti anche Uomini come Nicola Calipari ?
Le risposte a queste domande non solo aiuteranno la verità, ma saranno un altro tributo di riconoscenza nei confronti di Nicola Calipari, poliziotto caduto nello svolgimento del proprio dovere.
1 commento:
Ciao eiann..grazie delal tua visita sul mio blog..ti ho lasciato una mia risposta tra i commenti, sarò molto contento se ripasserai
cordialmente
stefano massa
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